sabato 29 ottobre 2011

4 uomini in barca

Il mio amico Ste ha una bella barca di quasi 7 metri di nome Spiffero che è stata usata diverse volte per andare in vacanza. Quell'anno decidemmo di fare il giro della Corsica: il giro fu molto bello, visitammo posti meravigliosi e ci divertimmo.
Eravamo in 4: Ste (il Capitano), Gio, Jacopo ed io.
Verso la fine della vacanza, il vento ci abbandonò e quindi fummo costretti a ricorrere al motore, cosa sicuramente più noiosa.
La notte prima della traversata di ritorno (Solenzara - Isola d'Elba) guardammo le previsioni del tempo: purtroppo era prevista totale assenza di vento...
Chiedemmo al Capitano: Ma ce la faremo col solo motore?".
La rassicurante risposta fu: "Tranquilli, abbiamo 72 ore di autonomia".
Mi ricordo che tra me e me pensai: "Sorprendente: una barca così piccola ha così tanta autonomia, praticamente potremmo arrivare in Sicilia...".
Verso le 4 di mattino il Capitano chiamò Jacopo dicendogli di prepararsi a partire, io e Gio ci guardammo e, visto che non ci aveva nominati, riprendemmo a dormire.
Verso le 10 eravamo tutti svegli e operativi, il motore sbuffava allegramente e noi stavamo preparandoci per il pranzo. Avevamo poca acqua e poco cibo, ma visto che avevamo previsto circa 9 ore di traversata, la cosa non costituiva un problema.
A quel punto il motore ci abbandonò: fece un gemito di dolore e si spense. A nulla valsero i nostri tentativi di rianimarlo: il gasolio era finito e quindi non c'era più nulla da fare...
Ed ecco che ci ritrovammo in mezzo al mare, senza un alito di vento e senz'acqua né cibo: il sole a picco sulle nostre teste implacabilmente ci faceva aumentare la sete.
Decidemmo quindi di metterci a remare per raggiungere l'Isola d'Elba. Dovete sapere che le barche hanno di solito un tender: "mezzo navale di dimensioni variabili dedicato ad una funzione di appoggio ad una nave più grande; quindi, può trattarsi di un semplice gommone o scialuppa per barche da regata o da turismo, o essere un mezzo cabinato e dotato di una stiva se appoggia navi di grande stazza.".
Nel caso dello Spiffero il tender era una canottino gonfiabile dotato di due remi, la cui ampiezza era circa quella del palmo di una mano...
Usando i remi del tender, cominciammo a remare a turno due alla volta, mentre gli altri due stavano in acqua nuotando e spingendo la barca; unico nostro compagno di viaggio, un gabbiano, che alla stregua di un avvoltoio, volava sopra le nostre teste.
Arrivammo all'Elba che erano ormai le 10 di sera, abbandonando la nave per raggiungere a nuoto la spiaggia. Sulla spiaggia, c'era solo una coppietta appartata, che non esitammo a disturbare per chiedere dove fosse la più vicina pizzeria. Spaventati ce ne consigliarono due, che visitammo in rapida successione per riempirci le pance.
Ci togliemmo pure una soddisfazione: durante tutta la vacanza in Corsica, non avevamo potuto mangiare un Magnum: li costava 10 franchi e all'epoca era (per le nostre tasche) un enormità. In italia costava meno di un terzo; ne comprammo tre a testa: due li mangiammo e uno lo buttammo in mare come atto propiziatorio.

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