mercoledì 17 aprile 2013

I've got a dream

È stato ed è tuttora un periodo molto impegnativo dal punto di vista lavorativo: ho lavorato minimo 12 ore al giorno, ora più ora meno, e molte volte anche il sabato e la domenica, con buona pace della vita famigliare...
Mi capita di alzarmi alle 3 del mattino e accendere il pc: studio le novità dei programmi che utilizziamo, faccio i preventivi rimasti indietro, progetto il codice che poi scriverò durante la giornata. Poi arriva la sveglia dei bimbi: facciamo colazione, li porto a scuola e corro in ufficio, dove incessantemente squilla il telefono e arrivano email.
Su un foglio scrivo la lista delle cose da fare, per poter provare la soddisfazione di tirarci su una riga man mano che le faccio, ma le voci continuano ad aumentare, molto più velocemente di quanto io riesca a cancellarle...
Di comune accordo coi miei soci, decidiamo di assumere delle persone, per darci una mano: telefonate, colloqui, e infine le troviamo. Ecco che iniziano altre beghe tutte italiane: la sicurezza, l'assicurazione, ecc, in un interminabile pila di carta da compilare.
E ogni fine trimestre arriva l'incubo contabilità: stampiamo le fatture, contiamo gli scontrini dei bar, i biglietti del tram e compagnia bella; un ennesima pila di carta che si somma alle altre...
Come società, non abbiamo debiti, saldiamo subito tutte le fatture che riceviamo, piuttosto non ci paghiamo.
Ne avrei molte altre da aggiungere, ma sono stufo; mi rimane solo un sogno: diventare una società di successo, di quelle che poi finiscono sul giornale con articoli del tipo "Un'eccellenza italiana".
A quel punto, durante l'intervista di rito, darei sfogo a tutto quello che penso di questo paese...

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