giovedì 13 ottobre 2011

Bambini 1

Una delle cose di cui vado più orgoglioso sono i miei splendidi pargoli. È incredibile il modo in cui riescono ad estremizzare i sentimenti: passano dal dirti cose dolcissime che ti conquistano al farti infuriare come non avresti mai pensato fosse possibile.
Voglio però usare qualche post per segnare alcune delle cose che hanno detto, perché magari un giorno le possano leggere anche loro; ecco le prime.

Mattina, tutti di corsa per vestirsi, lavarsi, fare colazione e correre a scuola e al lavoro. Michele (il secondogenito) è ancora nel suo letto che dorme beato. Anna (la moglie) lo sveglia in maniera dolce.
Lui la fissa con gli occhioni ancora pieni di sonno e le dice: "Ma mamma, mi hai svegliato proprio mentre dormivo!"

Sto guardando il quaderno di italiano di Francisca (la primogenita). All'epoca era in prima elementare e stava studiando le varie lettere: lunghe pagine piene di lettere maiuscole, minuscole, in stampatello e in corsivo.
Le dico: "Franci, ma state ancora facendo la lettera T?".
Lei mi risponde, alzando gli occhi al cielo e agitando le palme unite delle mani davanti alla mia faccia: "Ma papà, non ti ricordi quanto tempo abbiamo passato sulle vocali?"

3 commenti:

  1. Asi son los niños, poco a poco iré experimentando esas mismas cosas con Arianne.
    En España decimos: "De pequeños están para comerselos y de mayores... ¡que lástima no haberselos comido!

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  2. "Ma mamma, mi hai svegliato proprio mentre dormivo!" è FANTASTICA!

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  3. Es lo mismo que decimos aquí en Italia, y en realidad hay días en que te gustaría haberlos comido cuando eran pequeños ;)

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