martedì 18 ottobre 2011

La strada per Montélimar

Una delle cose che facevamo abbastanza spesso quando io e i miei amici eravamo ancora giovani e spensierati era andare in vacanza all'avventura: sceglievamo un posto, riempivamo i nostri zaini, arrivavamo li e poi ci spostavamo, dormendo dove capitava. Una vera e propria vacanza "on the road".
In questo post voglio raccontare della volta che da Taizé andammo a piedi a Montélimar; eravamo in quattro: Ste (il Maggiore), Giò (Mandrake), Marco (Ovetto) ed io.
Belli pimpanti coi nostri zainetti ci incamminammo e quando vedevamo passare una macchina sollevavamo il nostro pollice sperando di essere caricati.
Una macchina si fermò, ma aveva solo due posti liberi: e qui facemmo l'errore del secolo; Marco e Ste salirono e noi li salutammo dicendo "tranquilli, ci vediamo a Montélimar, tanto ci caricherà la prossima macchina".
Inutile dire che non avremmo mai dovuto farlo: nessuna macchina ci caricò e ci facemmo a piedi otto ore secche su una statale schifosa, col sole sempre da un lato che ci abbronzò metà della faccia, lasciando l'altra metà in ombra.
E non contenti avevamo affidato gli zaini agli amici, quindi non avevamo nulla da bere o da mangiare.
arrivammo a Montélimar verso le 10 di sera, stanchi morti, disidratati e affamati.
Per puro caso ritrovammo i nostri amici, ci abbracciamo con come se non ci vedessimo da una vita: all'epoca i cellulari non esistevano e quindi ritrovarsi dopo tutto quel tempo non era così scontato...
Il peggio però doveva ancora venire, ma quello che successe dopo lo racconterò nel prossimo post.


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