venerdì 21 ottobre 2011

All'esame di maturità

Fin da piccolo mi sono piaciuti i computer e per quello decisi di iscrivermi all'istituto tecnico; trascorsi quindi cinque anni della mia vita all'ITSOS di via Pace, una mitica scuola che ormai non c'è più...
Ne successero di tutti i colori, ma questa volta voglio partire dal fondo e quindi raccontare dell'esame della maturità.
All'epoca venivano sorteggiate le materie da portare all'esame; c'erano gli scritti (due) e poi l'esame orale.
All'orale si poteva scegliere quali materie portare, e io decisi elettronica ed italiano.
Membro interno della commissione: Renata, la mia prof di matematica, mentre tutti gli altri erano professori provenienti da altre scuole d'Italia.
Avevo pure studiato tutto, nonostante il fatto che prima degli esami fossi andato al mare con gli amici...
Gli scritti (italiano e matematica) andarono molto bene, l'orale di elettronica fu una passeggiata: ero l'unico a portarla e l'esaminatore non vedeva l'ora di parlarne...
Per l'orale di italiano avevo preparato un bel lavoro sui poeti decadenti francesi (cosa mi fosse passato per la testa quando decisi di farlo ancora non lo capisco) e l'esaminatrice di italiano lo aveva apprezzato molto, tanto che all'esame mi disse: "Hai fatto un buon lavoro, non c'è nemmeno bisogno di parlarne. Parliamo invece di qualcosa di diverso, ad esempio di Gabriele d'Annunzio".
Ecco, se c'è qualche poeta/scrittore che non mi è mai piaciuto è proprio Gabriele d'Annunzio. Pensate che l'unico libro che non sono mai riuscito a finire è proprio il Piacere, e per uno che, nella sua vita di lettore, ha letto pure un libro della collana Harmony vuol dire tanto...
Iniziammo a discutere di D'Annunzio, della sua vita, delle sue opere, ma si vedeva che non ero proprio esaltato dalla cosa...
Alla fine l'esaminatrice mi chiese: "Non hai qualcos'altro da dirmi?".
Non ce la feci a trattenermi, ecco cosa risposi:
"Qualcos'altro? Si, diciamo che però è più un pettegolezzo.... Sa che lui era un grande amatore, ma dopo un incidente rimase ferito e non fu più quello di prima... Insomma, pare che si fosse fatto togliere due costole e si soddisfasse oralmente da solo...".
Il silenzio calò in aula, Renata mi gelò con lo sguardo...
L'esaminatrice invece commentò: "Beh, mica poteva andare sempre di mano..."
Applausi, risate, standing ovation dei miei compagni in aula e fine del mio esame di maturità....


1 commento:

  1. Forse qualcuno potrebbe farci una sceneggiatura con questo blog :-)

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