venerdì 28 dicembre 2012

Come fu che Michele smise di giocare coi Dinofroz

Michele, era un grande appassionato di Dinofroz, i feroci dinosauri da combattimento.
Insieme avevamo anche realizzato la caverna tenebrosa, modificando opportunamente una scatola di cartone in maniera tale che vi fossero scale, strapiombi, punti dove nascondersi e trappole.
Cominciavano così delle belle battaglia tra i vari dinosauri, rese ancor più cruente dall'arrivo degli insetti giganti...
Un bel giorno anche Francisca volle giocare coi Dinofroz e chiese a Michele se poteva giocare con lui; lui ovviamente rispose di si.
Io ero li vicino e osservavo incuriosito per vedere come sarebbe andata a finire.
Iniziò il gioco: Francisca esordì dicendo: "Facciamo che questa è la mamma (indicando un triceratopo), questo il papà (indicando un t-rex) e questi i loro bambini (disponendo i dinofroz rimanenti)".
Michele ascoltava in silenzio...
Francisca proseguì: "Ora il papà è andato al lavoro e la mamma sta portando i bimbi a scuola" e cominciò a muovere i Dinofroz verso la caverna tenebrosa.
Michele continuava ad osservare in silenzio...
Ancora Francisca: "Ora è finita la scuola e i dinofroz fanno merenda"
Fu la goccia che fa traboccare il vaso: Michele sbottò dicendo: "Eh no eh, la merenda no:  sono dinosauri da combattimento, la merenda non la fanno".
E fu così che Michele smise di giocare coi Dinofroz...

1 commento:

  1. No, povero Michele, tutta la mia comprensione! Comunque questo è il potere devastante delle donne ;-)

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